Visitare i luoghi dove è stato girato Games of Thrones

“Game of Thrones – Il Trono di Spade” è, senza dubbio, una delle serie tv di maggior successo.

Trasposizione cinematografica dell’omonima saga di George R. R. Martin, “Game of Thrones” vanta delle ambientazioni davvero suggestive.

La serie, infatti, è stata girata in numerosi Stati: dalla Spagna al Marocco, dalla Croazia all’Islanda, dalla Scozia all’Irlanda del Nord passando anche per l’Isola di Malta.

Ecco, dunque, i luoghi principali in cui sono state ambientate numerose scene della serie tv.

  1.    Siviglia (Spagna): Alcazar e Plaza de Toros

La città andalusa di Siviglia è protagonista del telefilm sia con il suo magnifico palazzo dell’Alcázar, tramutato nella versione cinematografica e televisiva nella residenza dei governanti Dorniani, sia con la celebre Plaza de Toros che rappresenta l’arena di Meereen.

Migliaia sono stati i figuranti che hanno preso parte alla scena girata in Plaza de Toros, divenuta una delle più costose nelle serie TV.

  1.    Cordoba (Spagna): Ponte Romano

Altra città andalusa che compare in “Game of Thrones” è Cordoba: l’antico ponte romano, infatti, è usato per rappresentare il Ponte di Volantis. Grazie a riprese con telecamere mobili e droni, il ponte è stato filmato dall’alto e, successivamente, è stato ritoccato con effetti speciali per aumentarne la lunghezza.

  1.    Aït-Ben-Haddou (Marocco)

Situata a circa 100 km di distanza da Marrakech, la città marocchina di Aït-Ben-Haddou è stata usata come location in numerosi film come “Lawrence d’Arabia”, “Alessandro Magno” e “Gesù di Nazaret”. Nella serie di Game of Thrones la città marocchina diventa la città immaginaria di Yunkai.

  1.    Essaouira (Marocco)

Altra città marocchina che compare nella serie de “Il Trono di Spade” è Essaouira, anch’essa distante un centinaio di km da Marrakech. La città è famosa per il suo antico muro fortificato, utilizzato nella trasposizione cinematografica come muro di cinta dell’immaginaria città di Astapor.

  1.    Vatnajökull, Grjótagjá e Dimmuborgir (Islanda)

Sono numerose le scene di Game of Thrones girate in Islanda. Tra i luoghi ripresi nella serie ricordiamo il ghiacciaio di Vatnajökull, con il suo immenso parco di oltre 13.600 km² e la cava con acque termali di Grjótagjá dove l’acqua può raggiungere i 50 gradi.

Non lontano dalla cava di Grjótagjá si trova un altro luogo davvero suggestivo: Dimmuborgir, una distesa di lava e sedimenti rocciosi dalle forme uniche, tanto che nella tradizione mitologica islandese questo posto è considerato come la porta dell’Inferno.

Un’ambientazione perfetta, dunque per la saga del “Il trono di Spade”.

Quanto costa andare a Las Vegas

Las Vegas è, senza dubbio, una delle mete turistiche più gettonate d’America.

Edificata nel cuore del Nevada e circondata dal deserto, Las Vegas è conosciuta come “la città che non dorme mai” per via dei suoi locali sempre aperti e per la sua instancabile movida.

Le attrazioni principali della città sono, ovviamente, i casinò e le sale da giochi che attraggono ogni giorno migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo. Ma quanto costa un viaggio a Las Vegas?

In realtà, i prezzi, come per qualsiasi tipo di viaggio, variano molto in base al periodo scelto, alla città di partenza, al tipo di alloggio in cui si desidera soggiornare e alla durata della vacanza.

Ovviamente, viaggiare nei periodi di alta stagione comporta un sovraprezzo che può essere anche del 50% per ogni voce del viaggio.

Stesso discorso vale anche per il volo e per gli alloggi: le compagnie di linea con voli diretti o con un solo scalo hanno dei costi superiori rispetto alle low cost o alle tratte con più scali.

Un biglietto aereo dall’Italia per Las Vegas può oscillare dai 500 ai 2000 € a seconda della città di partenza, del periodo dell’anno, della fascia oraria e della categoria di posto.

Per quanto concerne l’alloggio, le soluzioni sono molteplici: si può optare per un semplice bed & breakfast, un appartamento o un ostello con un prezzo a notte di circa 40 dollari a persona, sino ad un hotel a 5 stelle che si aggira sui 150 dollari a notte cadauno.

Molti hotel di lusso godono di un casinò interno e offrono un intrattenimento ed un servizio di animazione e di ristorazione H24.

Oltre al volo e alla sistemazione per dormire, altra voce che va considerata quando si pianifica un viaggio attiene ai costi per il vitto, per le bevande e per la ristorazione.

Anche in questo caso, Las Vegas offre un’ampia possibilità di scelta: puoi spaziare dai tipici fast food e locali economici dove puoi mangiare per circa 10 dollari, sino ai ristoranti stellati dove il costo di un menù completo può arrivare a superare i 200 dollari a persona.

Più alto rispetto alla media italiana è anche il prezzo del caffè espresso e, soprattutto, del cappuccino che può arrivare a costare anche 5 dollari.

Per quanto concerne gli spostamenti in loco, considera che il prezzo di un biglietto di sola andata su un mezzo pubblico è di circa 2 dollari, mentre la tariffa dei taxi si aggira sul’1.90 per ogni km.

Infine, se vuoi dissetarti e rinfrescarti dall’arsura del deserto con una coca-cola o una bella pepsi gelata, considera che il prezzo medio per una bottiglietta da 0,5L in Nevada è di circa 1,40 dollari.

Ostelli Vs Airbnb

Quando si inizia a programmare una vacanza, una delle prime scelte da fare attiene al tipo di struttura in cui si desidera alloggiare.

Tra le soluzioni più economiche vi sono, senza dubbio, gli ostelli e le case in affitto.

Entrambe queste due tipologie di alloggi presentano dei pro e dei contro che cercheremo di analizzare in questo articolo, in modo da aiutarti a scegliere la soluzione più adatta alle tue esigenze.

Ad oggi il portale di alloggi in affitto per finalità turistiche più diffuso è, senza alcun dubbio, Airbnb.

Si tratta di una piattaforma che mette in contatto i  proprietari di case, detti “host”, con i turisti.

Sia gli host che i turisti rilasciano una recensione alla fine del soggiorno, in modo da aiutare altre persone a valutare il tipo di alloggio oppure, nel caso dei proprietari, gli ospiti da accettare nelle proprie dimore.

I giudizi attengono a diverse categorie, come la posizione dell’immobile, la pulizia e la facilità/velocità di comunicazione con il proprietario.

Il punteggio complessivo è espresso in stelle, da un minimo di una ad un massimo di cinque.

Rispetto agli ostelli o agli alberghi, il vantaggio di Airbnb è quello di poter locare la struttura direttamente e senza intermediari (eccetto, ovviamente, le commissioni di Airbnb).

Ciò, ovviamente, determina un risparmio spesso molto notevole sul prezzo finale del soggiorno.

Con Airbnb è possibile, inoltre, prenotare qualsiasi tipo di alloggio: dagli attici ai monolocali, dalle barche alle baite, dalle ville extra lusso alle case di campagna e, perfino, camper o campeggi!

La scelta, dunque, è pressoché illimitata e si può optare per soluzioni molto particolari e innovative.

Dall’altro canto, però, un ostello offre la comodità di avere sempre un personale di riferimento, generalmente alla reception, che, il più delle volte, è disponibile H24, cosa che raramente si può avere se si sceglie di affittare un alloggio su Airbnb.

Altro vantaggio degli ostelli è dato dalla possibilità di usufruire di politiche di cancellazione e di policy di check in e check out generalmente più flessibili.

Molti ostelli poi, includono anche la colazione, cosa in genere non prevista su Airbnb.

Un ultima differenza significativa, attiene al fatto che gli ostelli prevedono, nella maggior parte dei casi, delle stanze e dei servizi igienici condivisi: ciò, se da un lato può aiutare a conoscere altre persone, a fare amicizia e a confrontarsi con altri turisti, dall’altro può creare problemi di convivenza e di praticità.

Proprio per questo, gli ostelli sono più adatti ad un target giovanile e meno si prestano a viaggi in famiglia o con dei bambini.

Come è facile intuire, la scelta tra le due diverse soluzioni attiene molto alle proprie caratteristiche personali e alle proprie esigenze economiche e di viaggio.

Monaco e Montecarlo: lo spirito del Lusso nella Costa Azzurra

La costa Azzurra è, nell’immaginario collettivo, una delle zone costiere più esclusive e raffinate d’Europa: vip, celebrità e personaggi dell’alta società, del jet set e della nobiltà internazionale affollano le spiagge, gli hotel e le boutique del principato, in particolare durante i mesi primaverili ed estivi.

Montecarlo è, probabilmente, la località più nota del Principato di Monaco: proprio qui, da secoli, risiede la famiglia reale monegasca e proprio qui viveva l’indimenticabile Grace Kelly, un’attrice dal fascino unico e dalla grazia indimenticabile che, sposando il principe Ranieri, incarnò una favola d’altri tempi.

Montecarlo è nota anche per essere un paradiso fiscale: proprio per questo, negli ultimi anni è cresciuto il numero di personaggi famosi che hanno trasferito nel Principato la loro residenza.

Tra i vip nostrani ricordiamo Max Biaggi, Flavio Briatore e Elisabetta Gregoraci che vivono qui da anni: Montecarlo è, infatti, di una sorta di “città Stato”, che gode di un’autonomia politica e economica rispetto allo Stato francese.

Oltre al lusso, alla mondanità, agli hotel a cinque stelle e ai locali esclusivi e alla moda, la Costa Azzurra è famosa anche per le sue baie, per la costa frastagliata a picco sul mare azzurro, per le sue calette nascoste raggiungibili solo dalle barche, per i suoi tramonti romantici e per la sua vegetazione lussureggiante che si specchia nelle acque blu del mare.

I paesaggi sono quelli tipici della Provenza, con i suoi colori pastello e i suoi profumi di fiori e di lavanda.

Tutta la zona del Principato di Monaco e della Costa Azzurra e, in particolare, di Montecarlo, gode di un clima estremamente mite, sia d’estate che d’inverno: ciò è merito sia della presenza del mare che della catena montuosa delle Alpi che protegge questo territorio dalle correnti più fredde provenienti dal Nord d’Europa.

La posizione strategica a pochi chilometri dal confine italiano, inoltre, rende la Costa Azzurra una meta di villeggiatura perfetta per tutta l’élite vacanziera proveniente dalla Liguria, dal Piemonte, dalla Valle D’Aosta, dalla Lombardia e, persino, dalla Svizzera e dall’Austria.

Un altro motivo di notorietà di Montecarlo e del Principato di Monaco è rappresentato dal suo casinò: costruito sul finire del 1800 da un’idea del celebre architetto dell’epoca Charles Garnier, il casinò, in stile neoclassico, ha attirato negli anni milioni di giocatori e di amanti del gioco d’azzardo provenienti da tutto il mondo.

Il dress code è molto rigoroso e all’esterno viene fatta una rigida selezione.

A fianco del casinò, sorge il Grand Théâtre: costruito per volere del Principe Carlo III nel 1870, questo teatro d’opera è uno dei più antichi e prestigiosi d’Europa. Il teatro, in stile “belle epoque” si ispira molto al teatro dell’Opera di Parigi e ha ospitato danzatori e musicisti di fama internazionale.

Oltre al lusso, alla mondanità, al relax e alla natura incantevole, Montecarlo e il principato di Monaco sono una meta perfetta anche per gli sportivi, in particolare per gli appassionati di Formula 1.

Durante la tappa del Gran Premio di Montecarlo, infatti, le strade del centro città si trasformano in una vera pista automobilistica, dove sfrecciano i piloti più famosi.

Per la sua particolarità, il Gran premio di Montecarlo è, senza dubbio, uno dei più spettacolari del circuito.

Infine una curiosità: il Principato di Monaco, esteso appena due km quadrati, è, subito dopo il Vaticano, lo Stato più piccolo del mondo, anche se, a livello economico, è uno dei più fiorenti.

Come è facile intuire, i motivi per visitare la Costa Azzurra sono davvero tanti ed oggi, grazie a soluzioni più economiche come gli affittacamere ed i bed & breakfast, il sogno di alloggiare in queste località così rinomate è diventato più accessibile.

Legge sul gioco d’azzardo in Italia

Quello del gioco d’azzardo è uno dei settori che sta registrando il maggiore sviluppo e la maggiore crescita sia in Italia che all’estero, come dimostrano i molti come promozionali come Unibet codice bonus 2018.

Trattandosi di un mercato molto complesso, sono numerosi gli interventi dei diversi Stati Membri per disciplinare e regolamentare questo settore.

L’obiettivo principale dei legislatori dei diversi paesi è quello di arginare gli effetti negativi del gioco d’azzardo sulla salute e sul benessere psico-fisico dei loro cittadini.

A livello comunitario non esiste una disciplina omogenea anche se, già nel 2013, il Parlamento europeo ha emanato una risoluzione nella quale veniva sancita la legittimità di qualsiasi azione di tutela e salvaguardia dei giocatori effettuata dai diversi Paesi Europei.

Nel 2014 la Commissione Europea è tornata sull’argomento affrontando, in particolare, il tema del gioco d’azzardo online e invitando gli Stati membri ad adottare le massime tutele nei confronti dei minori e dei soggetti più sensibili.

In Italia, in linea di continuità rispetto alle indicazioni comunitarie, vige una regolamentazione molto stringente nei confronti del cosiddetto GAP (Gioco d’Azzardo Patologico): ogni forma di scommessa e di gioco d’azzardo, sia online che offline, è consentita esclusivamente ai maggiorenni e tutti i casinò, i bookmaker e le sale da gioco che operano nel nostro territorio sono sottoposte a rigidi controlli da parte di un’autorità speciale, la AAMS, che opera in maniera autonoma e indipendente al fine di garantire il massimo rispetto delle leggi in materia di gioco a distanza.

Per giocare a pagamento su un sito di gambling o di betting italiano, è necessario registrarsi e aprire un proprio account.

Questa operazione consiste nel compilare un modulo con i propri dati personali come nome, cognome, indirizzo, telefono ed estremi di un documento di riconoscimento valido.

Tutti i giocatori, pena la sospensione dell’account, sono obbligati ad inviare al casinò o al sito scelto una copia del proprio documento di identità in modo da provare la loro maggiore età.

L’invio del documento deve avvenire entro il termine fissato dal casinò o dal bookmaker. In linea generale il limite è di 30 giorni dalla registrazione.

Uno dei punti fermi nella legislazione Italiana nell’ambito del gioco d’azzardo è il decreto 158 del 2012, successivamente convertito nella legge 189 del 2012, noto come “decreto Balduzzi”.

Quest’ultimo affronta diversi ambiti, ponendo al centro dei suoi interventi il tema della lotta alla ludopatia.

Oltre alla normativa nazionale, in Italia esistono una serie di provvedimenti adottati dalle diverse Regioni e dai differenti comuni per sfavorire il gioco d’azzardo.

Ad esempio, le sale da gioco e i luoghi preposti al betting e gambling non possono essere aperti in prossimità di luoghi sensibili come le scuole, le chiese o gli ospedali.

Altro aspetto importante attiene alla pubblicità: in base alla legge italiana, qualsiasi comunicazione a fini promozionali del gioco d’azzardo e delle scommesse sportive deve essere accompagnata dall’indicazione dei rischi derivanti dal gioco patologico e deve riportare in maniera chiara e ben visibile le percentuali di vincita per ciascun tipo di gioco.

Come ulteriore tutela dei giocatori, gli operatori più seri e affidabili prevedono dei meccanismi di autolimitazione, sia oraria che di budget: ogni utente registrato può, dunque, fissare delle soglie di gioco che possono essere giornaliere, settimanali o mensili.

In questo modo è possibile mantenere un controllo maggiore sulle proprie spese, arginando i rischi che possono derivare da un gioco compulsivo.